Spesso, quando proponiamo alle aziende l’attivazione di una strategia strutturata sui social network la risposta iniziale è di sostanziale scetticismo.
Ancora molti vedono l’utilizzo di questi media come un qualcosa di scarsamente utile e focalizzato esclusivamente sulle fasce più giovani della popolazione.
Quando però iniziamo a presentare una visione quantitativa del panorama social nazionale, l’interesse lievita in modo sensibile.
Questo perché, analizzando i numeri e superando le sensazioni e gli stereotipi, si scopre un mondo molto più ampio e dalle infinite opportunità.
A rafforzare questa analisi utilizziamo anche i recenti dati pubblicati da Nielsen nel periodico rapporto “State of the media: the social media report”.
Da questo studio emerge subito in modo inequivocabile che gli italiani dominano la classifica mondiale dei fruitori di blog e social network.
L’86% della popolazione italiana, infatti, dichiara di navigare su piattaforme social, staccando al photo-finish i brasiliani (85%).
Con non poca sorpresa gli americani si piazzano più indietro sul terzo gradino del podio (79%). Molto più indietro i tedesci (65%).
Gli italiani guidano anche la classifica disaggregata per tempo trascorso su social network e blog (circa il 35% del tempo trascorso in internet).
La parte del leone è fatta ancora da Facebook che ha raggiunto i 21 milioni di utenti (70% dei navigatori).
Il rapporto, inoltre, sfata il mito che il mondo social sia appannaggio solo dei giovani.
La fascia di età che conta i maggiori fruitori, invece, è quella adulta con quasi il 25% di utenti che rientrano in una fascia di età compresa tra i 35 e i 34 anni.
Allargando la forbice gli utenti di età superiori ai 25 anni (quindi utenti verosimilmente già inseriti nel mondo del lavoro e in molti casi altamente professionalizzati) raggiunge quasi il 65%.
In forte crescita, soprattutto, tra gli uomini Linkedin, mentre le donne preferiscono nettamente Facebook.
Possiamo tranquillamente dire che i social network siano definitivamente sdoganati e rappresenteranno sempre più dei media cardini sui quali strutturare un piano di comunicazione, anche multicanale, realmente in grado di raggiungere e colloquiare con i target più diversi.
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Quindi gli italiani sarebbero i maggiori fruitori di social network al mondo???
Ciao Marcello.
Stando ai dati Nielsen, è come scrivi tu.
Ovviamente i dati non fanno riferimento a un valore assoluto ma alla percentuale sulla popolazione.
Dal punto di vista meramente numerico il 79% della popolazione americana (pari a circa 245 milioni su una popolazione totale di oltre 310 milioni) è di gran lunga superiore all’86% della popolazione italiana (circa 51 milioni su oltre 60).
Analizzando però il dato in modo un po’ più qualitativo emerge comunque che questo numero, per quanto alto, non si traduce automaticamente in “cultura social”.
Essere social in Italia si sovrappone quasi esclusivamente a facebook che con 21 milioni di utenti fa indubbiamente la parte del leone.
Twitter, con poco meno di 2 milioni, resta molto distante (mentre negli USA è un punto di riferimento). Linkedin possiamo definirlo elitario. Mentre l’utilizzo dei blog è ancora abbastanza scarso.