Un mese fa circa aveva lasciato il timone di Apple. Oggi Steve Jobs ha smesso di combattere la sua battaglia. L’uomo che più di ogni altro ha cambiato noi e le nostre abitudini negli ultimi 10 o 15 anni ha dovuto arrendersi alla malattia che lo aveva aggredito.
Tanti altri hanno costruito computer. Steve Jobs ha avuto il grande, grandissimo merito di creare – in un’epoca in cui per utilizzare un computer si dovevano scrivere stringhe e stringhe di comandi – un computer con le “faccine”. Se c’era qualche problema il Mac faceva la faccia triste.
Steve Jobs ha umanizzato una macchina, l’ha fatta diventare nostra amica. Ci ha tentati e in molti – negli ultimi anni moltissimi – abbiamo morso la mela.
Personalmente ho iniziato con un Classic, che ancora possiedo e che ancora funziona. In agenzia li abbiamo avuti o provati quasi tutti.
Steve Jobs è stato un coraggioso. Uno che non si è mai accontentato. Un uomo che della curiosità e dell’intuizione ha fatto una filosofia di vita.
La sua visione del mondo è nel celebre discorso che fece agli studenti dell’Università di Stanford.
Le verità assolute non esistono e ciò che dice può essere o meno condivisibile.
Ma certamente l’essere sempre curiosi, un po’ folli, non convenzionali, non guasta.
Grazie, Steve.
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cosa vuoi dire? E’ come se fosse morto Leonardo Da Vinci e/o un amico.
Hai ragione: è morto un genio, un Leonardo dei giorni nostri.
Un genio che ha creato un nostro “collega” di lavoro. Un collega che ci è stato (e ci è vicino) da anni… decenni per chi come noi che viviamo nel mondo della grafica utilizzava apple prima che l’ipod o l’iphone facessero diventare la mela un marchio fashion, cool e mettiamoci dietro un’altra sfilza di aggettivi americani.
Un genio che un po’ tutti sentivamo se non come un amico quanto meno come un conoscente.
Un modello di genialità e imprenditorialità.