Si è svolto venerdì 19 febbraio, a Venezia presso l’auditorium del prestigioso campus scientifico dell’università Ca’ Foscari, la prima tappa del road show “Dialoghi sopra la sostenibilità” alla presenza di primari esponenti di settore e degli autori del libro “Comunicare la sostenibilità: comunicare il nuovo paradigma per un vantaggio competitivo”, in uscita in questi giorni sul territorio nazionale.
A valle della presentazione fatta da Chiara Mio, professore ordinario presso il dipartimento di management dell’università Ca’ Foscari, che ha spiegato in maniera chiara l’importanza della sostenibilità come fattore strategico di competitività si sono susseguite le best practices presentate rispettivamente da Martina Gonano, esperta CSR e sostenibilità di Ca’ Foscari Sostenibilità, Martina Ricetto e Alessandro Trivillin di ABS (Acciaierie Bertoli Safau) e Antonio Temporin di P3. Il convegno è stato moderato da Andrea Bettini, storyteller e contributor Novà 24 e Corriere Innovazione.
“La rendicontazione di sostenibilità è una pratica sempre più diffusa tra le imprese italiane – osserva Chiara Mio – siamo tra i Paesi che hanno raggiunto i livelli più elevati di professionalità in termini di sistemi interni ed esterni di accountability e qualità della comunicazione. La sostenibilità sta diventando parte integrante del processo di creazione di valore. Se in passato veniva percepita come un ostacolo al business, oggi l’attenzione e la sensibilità per i temi socio-ambientali rappresenta un valore aggiunto che viene riconosciuto e stimolato anche dalla recente direttiva europea sulle informazioni non finanziarie”.
“ABS ha intrapreso da qualche anno un percorso di comunicazione della sostenibilità che ha avuto come punto focale non necessariamente il fare conoscere i propri comportamenti virtuosi ma, attraverso un agire trasparente, ha voluto porre le basi per un dialogo con tutti gli stakeholders di tipo evolutivo, al fine di creare relazioni basate su obbiettivi e valori comuni.
È come se ABS avesse voluto abbattere le proprie barriere strutturali per fare vedere in modo assolutamente chiaro i propri processi e le loro interazioni in un’ottica di pervasività della sostenibilità e di sviluppo di un linguaggio comune al fine di condividere con la comunità i propri obiettivi di sviluppo”. Alessandro Trivillin – Amministratore delegato ABS
“Per P3, l’approccio alla sostenibilità come leva competitiva ha radici lontane. Siamo partiti nel 2000 rivoluzionando il nostro ciclo produttivo e più in generale il processo di espansione del poliuretano eliminando tutti i gas a effetto serra. Uno sforzo importante, non legato a una cogenza normativa (che in seguito sarebbe comunque arrivata) ma alla percezione che per il settore dell’impiantistica aeraulica e più in generale per l’edilizia, l’approccio “green” sarebbe diventato imprescindibile. Siamo partiti quindi dalla revisione dei processi per poi passare alla misurazione degli impatti con uno studio LCA (Life Cycle Assessment) e infine alla validazione dei risultati ottenuti grazie all’ottenimento della dichiarazione EPD. Abbiamo, infine, chiuso il cerchio mappando il prodotto secondo gli standard LEED e analizzandolo in un’ottica LCC (Life Cycle Costing). In questi 15 anni la comunicazione è stata per noi fondamentale in quanto ci ha permesso di trasferire all’esterno i risultati che stavamo conseguendo, ottenendo così un reale vantaggio competitivo e contribuendo a creare una nuova sensibilità verso queste tematiche”. Antonio Temporin – Direttore tecnico e R&D P3
Comunicare la sostenibilità spiega in modo inequivocabile quanto la sostenibilità e la comunicazione ambientale rappresentino una leva strategica e un’opportunità competitiva per le aziende, che riconoscono la crescente rilevanza dell’ambiente tra i temi che devono tenere in considerazione nelle relazioni con i propri stakeholder e nelle proprie strategie di comunicazione. È proprio sui contenuti della comunicazione, infatti, che si gioca la partita della credibilità. Il manuale mette in risalto proprio come la sostenibilità, nelle sue componenti ambientali ed economico-sociali, va comunicata in maniera forte e responsabile. Solo una comunicazione obiettiva e trasparente, basata su fatti documentabili, risulta realmente efficace nel lungo periodo.
Ed è per questo motivo che il riconoscimento dell’importanza della comunicazione ambientale si è tradotto anche nell’emanazione di norme internazionali.
Con questo testo – sostiene Maria Grazia Persico – ci siamo posti l’obiettivo di fare cultura e chiarezza in un mondo caratterizzato da mode del momento e intuizioni vestite talvolta di falsa professionalità. Ritengo che solo avendo analizzato e/o accompagnato aziende nel difficile e articolato processo che porta all’essere sostenibili si possa fornire al lettore un valido contributo informativo e di conoscenza oltre a presentare proiezioni future di possibili sbocchi e sviluppi di mercato resi possibili da norme nazionali e internazionali vincolanti in materia.
La sostenibilità – analizza Federico Rossi – rappresenta per le aziende un vero e proprio cambio di paradigma che presuppone inizialmente una profonda revisione dei processi e dei prodotti e successivamente una corretta strategia di comunicazione. Una comunicazione che differisce per molt aspetti dalla tradizionale comunicazione commerciale. La sostenibilità cambierà le regole della competizione e le aziende saranno chiamate a un repentino cambiamento per non restare tagliate fuori. Per questo per promuovere il nostro libro abbiamo optato non per una serie di eventi di presentazione ma per un vero e proprio road show di divulgazione, informazione e confronto di esperienze aziendali.