In questi giorni impazza in televisione lo spot di “1&1”, un’applicazione on-line che permette di creare in modo autonomo e praticamente a costo zero il proprio sito internet (non proprio a costo zero ma poco ci manca).
Questa volta non vogliamo commentare e riproporre le solite argomentazioni a sostegno di chi i siti li progetta partendo da una strategia di comunicazione.
Questa volta vogliamo sentire la vostra voce.
Cosa ne pensate di queste iniziative che propongono per pochi euro i servizi (siti, marchi, etc.) tipicamente offerti da figure altamente professionalizzate?
10 Comments
Positivo. Chi vorrà creare un sito personale per attività più ludiche che di comunicazione, troverà in “1&1” uno strumento utile, diversamente per chi utilizza i siti internet per commercio, comunicazione e marketing, continuerà ad utilizzare i canali e i servizi “tradizionali”.
Positivo. Chi vorrà creare un sito personale per attività più ludiche che di comunicazione, troverà in “1&1” uno strumento utile, diversamente per chi utilizza i siti internet per commercio, comunicazione e marketing, continuerà ad utilizzare i canali e i servizi “tradizionali”.
trovo la risposta di Diego particolarmente intelligente, la professionalità non si inventa e non si annulla. Chi ne ha bisogno (e sa di averne bisogno) la verrà a chiedere, chi non ne ha bisogno (e chi non sa di averne bisogno …) farà da sé; fatto salvo il caso il caso di chi, in corso d’opera, si renderà conto che non sapeva di averne bisogno … però in effetti … visti i numeri … chissà magari vale la pena chiedere a chi di strategia ne ha fatto un mestiere.
trovo la risposta di Diego particolarmente intelligente, la professionalità non si inventa e non si annulla. Chi ne ha bisogno (e sa di averne bisogno) la verrà a chiedere, chi non ne ha bisogno (e chi non sa di averne bisogno …) farà da sé; fatto salvo il caso il caso di chi, in corso d’opera, si renderà conto che non sapeva di averne bisogno … però in effetti … visti i numeri … chissà magari vale la pena chiedere a chi di strategia ne ha fatto un mestiere.
Sono dell’idea, che per quante iniziative troviamo in internet, ad ognuno il suo lavoro, c’è differenza da chi sa fare per guadagnare, e da chi guadagna perchè sa fare.
Sono dell’idea, che per quante iniziative troviamo in internet, ad ognuno il suo lavoro, c’è differenza da chi sa fare per guadagnare, e da chi guadagna perchè sa fare.
Il sito è solo un mezzo. L’importante non è averlo (o farlo).
Quello che conta è la strategia.
Come il sito si inserisce nella comunicazione e come vengono gestiti i contenuti.
Tutto questo non potrà essere sostituito da un software on line.
Il sito è solo un mezzo. L’importante non è averlo (o farlo).
Quello che conta è la strategia.
Come il sito si inserisce nella comunicazione e come vengono gestiti i contenuti.
Tutto questo non potrà essere sostituito da un software on line.
A nessuno verrebbe in mente di aprire un negozio da solo e senza spendere un euro. Per l’insegna vanno da chi le fa, per l’arredamento da un professionista e così via. In internet, invece, si va alla ricerca di servizi gratuiti, fai da te, il nipote del fidanzato dell’amica che lo fa a 50 euro e così via. Poi i risultati non arrivano, si creano anche danni alla propria immagine e la colpa è di “internet che non funziona”. Ben vengano le piattaforme di utilità, ma non mi piace la pubblicità ingannevole: non si avrà certo un sito gratis, ma un qualcosa di praticamente inutile. (Seo, programmazione, usabilità, obiettivi, funzionalità? Design, ecc.. dove sono?). Dice bene (ma poco incisivamente Diego: serve per giocare. Però non è venduto così. E questo non va bene.
A nessuno verrebbe in mente di aprire un negozio da solo e senza spendere un euro. Per l’insegna vanno da chi le fa, per l’arredamento da un professionista e così via. In internet, invece, si va alla ricerca di servizi gratuiti, fai da te, il nipote del fidanzato dell’amica che lo fa a 50 euro e così via. Poi i risultati non arrivano, si creano anche danni alla propria immagine e la colpa è di “internet che non funziona”. Ben vengano le piattaforme di utilità, ma non mi piace la pubblicità ingannevole: non si avrà certo un sito gratis, ma un qualcosa di praticamente inutile. (Seo, programmazione, usabilità, obiettivi, funzionalità? Design, ecc.. dove sono?). Dice bene (ma poco incisivamente Diego: serve per giocare. Però non è venduto così. E questo non va bene.