No, Mourinho non c’entra. Oggi è l’11 settembre. Sono passati 8 anni da quel giorno che ha cambiato la storia.
I giornali odierni dedicano poco spazio al ricordo, all’analisi e ai commenti.
È vero, i media devono stare sulla notizia e nell’epoca di internet e della globalizzazione 8 anni sono un secolo ma dare più spazio a Noemi Letizia in “comparsata” alla Mostra del Cinema di Venezia (alcuni giornali hanno aperto con grandi foto in copertina dando ampio spazio e risalto alla “notizia”) rispetto all’attacco al World Trade Center (che non ha ottenuto più di qualche trafiletto) sembra oggettivamente troppo.
Eppure gli ambiti di intervento su un momento così drammatico potrebbero essere ancora ampi: per non dimenticare ma anche per capire.
Ma parlare degli eventi tragici che hanno fatto la storia sembra non interessare i media.
Penso anche, per restare in Italia, agli attentati a Falcone, Borsellino, agli attentati a Piazza Fontana, all’Italicus, alla stazione di Bologna (della quale si parla solo per commentare la reazione della piazza verso il politico di turno durante la commemorazione del 2 agosto).
Probabilmente trattare questi argomenti non fa audience, probabilmente richiede una capacità di analisi e di obiettività che sembra sempre più rara.
Se non ne parla la televisione, allora non esiste: è un triste paradigma.
Il rischio però è l’oblio. Provate a chiedere agli adolescenti chi erano Moro, Falcone e Borsellino… Forse fra 10 anni avremo le stesse risposte anche per le torri gemelle.
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Deprimente. Magari, per sentirsi tranquilli, faranno qualche documentario in terza serata.
Ma la situazione è lo specchio fedele della nostra società. Oscurare i problemi ostentando frivolezze che illudano la gente che tutto va bene.
Noemi Letizia alla Mostra del Cinema è uno scandalo. Ed è ancor più scandaloso che alcuni giornali aprano oggi con grandi foto in prima pagina.
Pensare che io giovani d’oggi conoscano meglio un tronista come Costantino di uno statista come Moro mi fa rabbrividire.