Dopo tre palloni d’oro e magie in ogni stadio del mondo, le gambe di Messi sono assicurate per svariate centinaia di milioni di euro.
Cosa abbastanza normale visto che Messi con le sue gambe ci vive (e che vita).
Il creativo e le agenzie in generale vivono grazie alle loro idee ma nel contesto storico che stiamo vivendo queste sembrano ormai contare poco o nulla.
Da qui un’iniziativa tanto particolare quanto significativa dei colleghi di The Unknown Creation che hanno deciso di stipulare un contratto di assicurazione sul cervello del loro direttore creativo.
Spiega Marco De Dominicis, Managing Director di The Unknown Creation: “si fa un gran parlare di fuga dei cervelli, mercificazione delle idee e creatività italiana in crisi, ideologica ed economica ma per fare in modo che il valore delle idee venga effettivamente riconosciuto è importante che le agenzie per prime valorizzino il talento di chi le ha generate.
Se la creatività è il nostro pane quotidiano, i cervelli dei nostri creativi sono il nostro bene più prezioso.”
La situazione italiana per il mondo dei creativi è quantomai deprimente.
Ormai l’opinione che la creatività applicata alla comunicazione sia facilmente alla portata di tutti è largamente diffusa. Questo porta al totale svilimento della fase progettuale e di ideazione, banalizzata sia dal punto di vista dell’importanza sia dal punto di vista del valore (anche economico).
Gare assolutamente deregolamentate, consultazioni aperte (spesso finte), progetti richiesti e non remunerati (e spesso comunque utilizzati) sono diventati il contesto abituale nel quale le agenzie sono chiamate a muoversi.
A supporto della creatività The Unknown Creation non si è limitata all’assicurazione ma ha lanciato anche la provocatoria campagna “Be careful: proteggi il tuo creativo”.
Continua De Dominicis: “a differenza di altre categorie professionali chi fa il creativo si scontra spesso con la realtà italiana, una realtà fatta di progetti non remunerati, tempi troppo stretti e riconoscimenti pari a zero. “Be creative. Be careful.” non rappresenta solo il claim di questa campagna ma è un vero e proprio invito affinchè il cambiamento nel sistema della creatività parta dai creativi stessi”.
Ed è proprio vero: dobbiamo stare attenti.
Un’attenzione che passa anche da un cambiamento culturale forte e radicale.
Molto probabilmente allo stato attuale il “nemico” non è più il concorrente ma una certa tipologia di clientela.
Le agenzie devono imparare a parlarsi e confrontarsi per uscire insieme da una situazione che oggettivamente sta diventando insostenibile.
Dalla battaglia competitiva ne esce vincente solo quel tipo di cliente che punta a speculare sul lavoro e sulle idee dei professionisti.
Spesso a fronte di una gara deregolamentata le agenzie entrano in una spirale di battaglia a colpi di idee e di preventivi aggressivi.
E così sul piatto viene buttata creatività, lavoro, soluzioni… tutto gratuitamente, tutto utilizzabile, tutto non difendibile.
Facciamo nostro il messaggio di The Unknown Creation.
Proteggiamo i nostri creativi.
Parliamoci e facciamo fronte comune contro lo svilimento della creatività.
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