Era il 22 ottobre 2010.
Era una giornata di pieno sole e un po’ fredda.
Il giardino di Villa Ottoboni a Padova sembrava il prato di Wembley.
In una sala di questo splendido edificio avevamo riunito imprenditori e responsabili marketing per presentare quello per noi poteva diventare un elemento di rottura nella comunicazione btc e btb: quintadimensione.
Si, già due anni fa, grazie a uno partner tecnologico particolarmente lungimirante e alla nostra visione di marketing, avevamo lanciato la realtà aumentata.
Per noi le potenzialità della soluzioni erano da subito evidenti.
Emozione, interazione, contenuti: un nuovo modo di relazionarsi con il cliente facendolo diventare protagonista della comunicazione, facendoli vivere il prodotto, dando un valore che i normali strumenti non sono in grado di dare.
Nel btb, inoltre, i vantaggi erano tangibili: perché ad esempio portare in fiera un prodotto di grandi dimensioni (con tutti i problemi di trasporto, movimentazione, superficie espositiva)? Quintadimensione era la soluzione.
Da quel 22 ottobre però poco è cambiato.
Molte richieste, molta curiosità ma alla fine una sostanziale diffidenza e paura ad approcciare uno strumento nuovo.
In poche parole l’approccio tradizionale alla comunicazione volta più a gestire la contingenza che realmente a innovare e a trovare nuove strade per parlare al mercato.
Adesso qualcosa sta inziando a muoversi.
Sky presenterà con la copertina di SkyLife di marzo la prima copertina dinamica di un magazine italiano.
Chissà che adesso i clienti ci vedano un po’ meno come dei visionari e inizino a prendere veramente sul serio la realtà aumentata.
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in bocca al lupo!