L’impaginazione di un documento (brochure, scheda tecnica, giornale, etc.) non è solo una questione estetica.
La scelta di una gabbia grafica, di un colore, l’evidenziazione di un particolare, l’abbinamento di una foto e un testo diventano elementi di comunicazione.
Diventano scelte che possono rafforzare o penalizzare i contenuti.
Non bisogna solo conoscere le tecniche, bisogna sempre mantenere una visione progettuale di insieme.
Ad esempio la prima e la quarta di copertina spesso vengono studiate separatamente pensando che difficilmente vengano fruite congiuntamente.
Spesso però questa visione di insieme deve essere assoggettata non solo a criteri di comunicazione puri ma anche a “vincoli” esterni.
Questo può portare a situazioni “complicate” come quella del Gazzettino uscito domenica 15 gennaio.
La prima pagina, giustamente, è monopolizzata dalla tragedia della Costa Concordia all’Isola del Giglio.
In quarta di copertina campeggia però una pagina pubblicitaria completamente basata su un concorso che come primo premio offre… una crociera.
La prima reazione non può essere che essere di imbarazzo. Le due pagine stridono in maniera forte e non può che prevalere una sensazione quasi di disgusto: “come si può pubblicizzare una crociera quando in prima pagina si parla di morti per un naufragio?”.
Sicuramente la pagina è già programmata da tempo e la posizione di rigore è appunto di rigore. Spostarla in un’altra parte del giornale può essere difficile (e sicuramente non è quello che ha comprato il committente), però… resta quella strana situazione.
Si può optare per far uscire la pagina fra qualche giorno (anche perché l’appeal di quel tipo di premio è sicuramente minimo a fronte di quanto successo) ma bisogna vedere come è stata programmata la promozione, però… resta quella strana situazione.
La cosa certa è che il messaggio che passa è penalizzante, per il giornale ma anche, forse soprattutto, per l’azienda che comunica.
Secondo voi come ci si deve comportare in queste situazioni?
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La spiegazione va cercata dietro alle sponsorizzazioni e vendite del quotidiano: senza quelle stridenti pubblicità, il Gazzettino e molti altri quotidiani verrebbero acquistati solamente da bar, parrucchieri ed esercizi commerciali vari, non più dal singolo lettore di un tempo!