Fino a qualche tempo fa, con l’approssimarsi della fine dell’anno i palinsesti televisivi cominciavano a popolarsi di trasmissioni dal titolo “un anno di…”.
Rappresentavano il tentativo di riassumere, in pochi minuti, gli eventi salienti dei 365 giorni appena passati.
In un mondo sempre più social, i trend e gli eventi principali non vengono più decretati da una redazione.
Sono gli stessi social network che autodefiniscono una classifica delle “cose più importanti”.
Così la graduatoria viene a stilarsi in funzione dei “mi piace”, degli hashtag, degli “hot topic”, dei follower, etc.
Sintetizzando i principali “movimenti” generati all’interno della rete sociale, Twitter ha compilato “Year in Review” una vera e propria panoramica dei principali trend del 2011 disaggregati per eventi, sport, personaggi, trasmissioni televisive.
Nella categoria “stories“, sono riassunti i principali momenti che hanno caratterizzato l’anno: dal raid che ha portato alla morte di Osama Bin Laden, al terremoto in Giappone, dalla caduta di Mubarak, all’uccisione di Gheddafi, passando per storie secondarie ma non meno significative quali quella di Aaron Durand che ha salvato la libreria di sua madre con un tweet.
In questa sezione, particolarmente significativo è il video che riassume, in modo semplice e accattivante, l’attività di Twitter a seguito del dramma giapponese. Una clip di pochi secondi che però trasmette molto bene la potenza dei social network come media di condivisione di notizie (e non solo) su scala planetaria.
Nella categoria “who joined” vengono presentati le più importanti new entry nel mondo Twitter del 2011: da Nelson Mandela al Papa, da Rafa Nadal a James Cameron.
Nella sezione “hot topics” vengono evidenziati i principali hashtag e qui l’elenco è veramente lungo.
Se siete dei nostalgici potete aspettare ancora le trasmissioni televisive di fine anno. Se invece non avete voglia di aspettare potete andare subito su Year in Review.