Era il 6 agosto 1991.
Quella che sembrava una normale giornata estiva invece stava per diventare una data importante.
Una data in grado di cambiare il mondo.
La data di pubblicazione del primo sito web al mondo ad opera del ricercatore del Cern Tim Berners-Lee.
La filosofia alla base di questa innovazione era semplice e rivoluzionaria allo stesso tempo: agevolare la condivisione delle informazioni.
Concetto che in questi ha rappresentato uno dei paradigmi di sviluppo della nostra società
A dire il vero l’idea di un protocollo per la condivisione di documenti e informazioni girava già nell’aria dagli anni ’70 sia nell’ambito universitario e militare statunitense sia, appunto, nel complesso mondo del Cern.
Ma solo nel 1991 vide la luce primo sito con il prefisso che da quel momento in poi sarebbe diventato l’acronimo più famoso al mondo: www – world wide web.
L’obiettivo lo sintetizza lo stesso Barnes-Lee: “volevo creare un qualcosa che supportasse la condivisione del sapere scientifico, non volevo creare un giocattolo tecnologico. Il fine del web è quello di migliorare la nostra esistenza. È più un supporto sociale che tecnologico.”
Inizialmente l’utilizzo rimase ristretto al mondo scientifico. Solo il 30 aprile del 1993 il Cern decise di rendre pubblica la tecnologia alla base del web. Sempre inizialmente questo nuovo mondo fu accolto con il solito scietticismo che accompagna i cambiamenti epocali. Doveva essere solo una moda tecnologica passeggera e, invece, in vent’anni internet ha cambiato tutto.
Non solo il modo di comunicare, ma anche il modo di vivere.