“Beato chi se lo fa il sofà”.
Con questo tormentone Sabrina Ferilli e Poltrone&Sofà sono entrati nelle nostre case negli ultimi mesi.
Questa volta, però, il tormentone è stato più tormentone del solito.
L’attrice romana, infatti, ha citato l’azienda per “sovraesposizione e inadempimento contrattuale”.
Il motivo dello scontro sarebbe, infatti, il mancato rispetto degli accordi che ha portato a una lievitazione dei passaggi in radio e in tv.
190 passaggi televisivi contro i 90 inizialmente definiti e 190 contro gli 86 preventivati per quanto riguarda la radio.
Intanto l’azienda ha cambiato testimonial passando a Teo Teocoli.
Il problema è che sempre più spesso ormai le aziende pensano che i diritti di utilizzo di immagine (e questo non vale solo per i testimonial ma anche ad esempio per le foto più in generale) siano acquistabili pagando una fee unatantum.
Questo può essere anche una prassi consolidata nelle realtà piccole e medie (fermo restando che la proprietà intellettuale resta inalienabile) ma diventa un’arma a doppio taglio quanto l’elemento del contendere non sono i diritti di una foto realizzata da un fotografo di “provincia” ma lo sfruttamento di immagine di un personaggio famoso (e come tale “attrezzato”anche dal punto di vista legale).
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