La capacità di adattare i propri messaggi pubblicitari alle specificità dei singoli mercati è una delle chiavi di un marketing sempre più personalizzato e mirato.
Microsoft è sempre stata un’azienda in grado di anticipare tutte le tendenze di marketing. Ma forse questa volta ha esagerato.
La pubblicità utilizzata dal colosso dell’informatica nel proprio sito internet americano prevedeva una classica situazione business.
La stessa immagine è stata ripresa per la comunicazione in Polonia con una leggera modifica: un esercizio da Settimana Enigmistica.
Sotto trovate le due immagini. Vedete la differenza?
La persona di colore utilizzata per la versione americana è stata sostituita nella versione polacca.
Un “piccolo” ritocco fotografico (neanche particolarmente riuscito visto che nella versione adattata la persona bianca ha ancora le mani di colore del soggetto iniziale) che però è costata un’accusa di razzismo all’azienda.
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Lo avranno fatto perché in Polonia non c’è tanta gente di colore?
Scherzo. Una brutta figura che mi fa strano non esser stata preventivata da un’azienda così attenta alle strategie di marketing.
Effettivamente non proprio una grande figura da parte di Microsoft
È proprio questo il problema. Come mai un’azienda come Microsoft non ha valutato attentamente il boomerang che poteva tornargli contro?
Il tuo scherzo Alberto non penso sia tanto distante da parte delle motivazioni che avranno spinto Microsoft a questa scelta.
Il problema è “perché utilizzare la stessa foto” eliminando il soggetto di colore e lasciando così spazio a ipotesi discriminatorie?
Ok rifare una foto ad hoc (diversa per soggetti e per location ma uguale nel concept) costa di più di un fotoritocco. Ma con una foto diversa, forse, nessun avrebbe ravvisato strane volontà da parte dell’azienda.
Mercato diverso, foto diversa, soggetti diversi. Ci può stare (anzi in alcuni casi potrebbe essere anche auspicabile).
Ma eliminare così un soggetto lascia spazio a qualche dubbio. Magari non strettamente discriminatorio da parte dell’azienda ma comunque accondiscendente di una situazione generale del mercato obiettivo.
Ok la crisi e l’attenzione ai costi, ma risparmiare qualche dollaro rischiando un attacco così duro alla propria immagine…
Credo che tutto sia legato al mercato di riferimento. Purtroppo temo che la situazione politica (e sociale) presente nel Paese in cui verrà pubblicato l’annuncio sia la chiave.
Chi farebbe un annuncio pubblicitario con foto di ragazza poco vestita se dovesse pubblicarlo in Arabia Saudita? Credo nessuno sano di mente. Per Microsoft il problema che si è posto è – a mio parere – della stessa natura.
Avranno fatto qualche bella analisi sociale e politica e probabilmente hanno concluso che in quel Paese i neri non sono poi così ben visti. E – purtroppo – si sono comporttati di conseguenza.
Niente da eccepire Alessandro.
La base del marketing è proprio questa. Analizzare il mercato target e agire secondo le sue aspettative.
Dal punto di vista “tecnico” Microsoft ha applicato correttamente la teoria.
Proprio per quello che dici se non avesse fatto così probabilmente avrebbe avuto una risposta negativa dal mercato polacco.
Ma oggi siamo in un mercato globale e le conseguenze di un’azione fatta in Polonia si riverberano subito sugli altri mercati nazionali.
E in questo caso aver guadagnato consenso nel mercato polacco ha portato a una perdita di immagine in altri mercati.
Alla fine è sempre questione di equilibri.
Lancio una provocazione secondo me interessante: se l’annuncio Microsoft americano fosse stato pubblicato per primo (come sembrerebbe) tutto ciò che è stato finora detto avrebbe un senso: la magra figura, il boomerang, e così via.
Ma se fosse invece vero il contrario? Se l’annuncio polacco fosse stato pubblicato per primo? Allora tutto si ribalterebbe e Microsoft avrebbe fatto un’operazione di marketing per il mercato americano a dir poco strepitosa, inserendo un nero per rimarcare la multietnicità della società americana, e non perdere un potenziale target peraltro molto numeroso.
Come si vede Einstein docet….
Strepitoso.
Infatti. Tutto è relativo.
Basta un cambio di prospettiva (in questo caso temporale) e i giudizi sarebbero completamente ribaltati.